Ieri una persona in un contesto non professionale mi ha chiesto: ma le terapie hanno una fine?
 
Mi ha riportato una situazione in cui una collega del servizio pubblico avrebbe sconsigliato a qualcuno di intraprendere un percorso di psicoterapia privatamente perché lo psicoterapeuta privatamente tende a portare avanti la terapia all’infinto per un guadagno economico.
 
Ecco. Le terapie hanno una fine.
Privatamente hanno fine tendenzialmente nel momento in cui ha senso farle finire, cosa che non sempre nel pubblico è possibile, per ovvi motivi.
 
Sono certa che nessuno dei colleghi che conosco è di cui mi fido ciecamente faccia un ragionamento economico nel pensare alla fine di una psicoterapia.
Sarebbe assolutamente controproducente. Perché nel privato più che nel pubblico conta tanto il passaparola, l’opinione che le persone hanno di te per averti visto lavorare e che poi raccontano ad altri potenziali pazienti.
 
Le terapie hanno una fine. Alle volte, a me capita spesso, il terapeuta vede la fine prima che il paziente sia pronto a vederla.

 
Dott.ssa Erika Fissore
Psicologo-Psicoterapeuta
via Rambaudi 27
12042 Bra (CN)