Il 6 giugno del 1961 moriva Carl Gustav Jung, inizialmente pupillo di Sigmund Freud, divenuto in seguito suo acerrimo rivale.
Da Jung, Freud si sentì profondamente tradito, per aver intrapreso lo sviluppo di una sua personale teoria dell’inconscio.
 
Jung è talmente complesso da risultare inafferrabile; lo definirei uno studioso eclettico, capace di una grande curiosità nei confronti di tutto ciò che è lavoro su di sè e crescita personale, conoscitore di teorie e approcci anche molto lontani da quelli occidentali.
 
Se frequentate questa pagina sicuramente avrete capito che amo questo studioso; vi regalo pertanto una delle frasi che di Jung amo di più:
 
“La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta. Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole”.
 

 
Dott.ssa Erika Fissore
Psicologo-Psicoterapeuta
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