L’emdr non è la panacea di tutti i mali.
È uno strumento molto potente, da maneggiare con molta cura, che il terapeuta sceglie se utilizzare o meno con un determinato paziente, in un preciso momento del percorso di psicoterapia.
Non si applica mai in prima seduta, nemmeno in seconda, salvo casi purtroppo ancora molto rari perché  si impiega ancora molto tempo prima di chiedere aiuto a un professionista: ovvero quando il trauma è appena stato vissuto. In questo caso, un poco sull’urgenza quindi, è possibile utilizzare la stimolazione che caratterizza questa tecnica fin dal primo incontro.
Quindi non sono io, paziente, a decidere se e quando fare l’emdr.
Come paziente posso scegliere un terapeuta specializzato anche nell’utilizzo di questo strumento (e personalmente farei così) e che possibilmente  lo manéggi davvero nel suo studio, però è una valutazione del terapeuta se e come applicarlo. Oltre, ovviamente, quando.
Lo dico perché è bello che diversi personaggi famosi ne parlino, ma è uno strumento potente e per questo va usato con serietà. Il rischio è di sminuirlo trasformandolo un pochetto in una moda.

 

Dott.ssa Erika Fissore
Psicologo-Psicoterapeuta
via Rambaudi 27
12042 Bra (CN)